CIO’ CHE UNA MOSTRA NON “MOSTRA” – il lavoro dietro le scene.

Quando si partecipa ad una mostra si vede il risultato finale di un processo molto lungo e faticoso, molti non conoscono i retroscena, gli attori dell’arte che duramente con amore, devozione e pazienza mettono a puntino un percorso adatto a qualsiasi tipo di pubblico.

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Tutto parte dal tipo di mostra che dovrà ospitare il museo, bisogna quindi analizzare gli spazi offerti, comprendere bene il concept e predisporre le opere in modo da risultare compatibili con lo area messa a disposizione.

E’ un momento cruciale perché a questo punto si decide se ospitare la mostra o cambiare ambientazione, puntando così su un’altra struttura.
Ad occuparsi di tale parte spesso è l’architetto che lavora insieme al curatore della mostra ed i servizi del museo prescelto.
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Quando si organizza una mostra fondamentale è lo stato di conservazione delle opere, è necessario che esse viaggino in modo sicuro e ad occuparsi di questo lavoro c’è il registar, esso compila i moduli di prestito, segue l’opera in viaggio e si assicura che l’imballaggio garantisca massima protezione all’opera.

La conservazione delle opere ovviamente è necessaria anche durante tutta dell’intera mostra, ogni opera richiede un tipo di esposizione diversa che necessita di variazioni di temperatura, umidità e luce. Ad esempio i reperti tessili vanno tenuti ad una bassa intensità di lux (luce), rispetto ai reperti in ceramica o argilla che sono di per sé cotti ad alte temperature e resistenti al calore. Anche l’umidità è importantissima, le tavole in legno per esempio richiedono più umidità di altre tipologie come le tele.
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Fondamentale in una mostra è la comunicazione con il pubblico, d’altronde l’esposizione nasce come mezzo informativo e culturale per il popolo, è perciò fondamentale l’aspetto curatoriale e della didattica.
Importante il catalogo, il sito del museo, la pubblicità, la capacità di proporre il materiale anche in altre lingue, inclusa quella dei segni, i pannelli didattici che accompagnano il visitatore e comunicano in maniera scritta creando l’atmosfera e l’informazione di cui si necessita la conoscenza e le guide che aiutano molto, quando c’è la possibilità si consiglia di seguire il percorso con essa.
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Quando guardiamo una mostra c’è un lavoro dietro incredibile, una progettazione che richiede tempo e lavoro intenso. I supereroi del museo sono coloro che si prodigano per far si che le opere esposte siano quanto più a contatto con il pubblico, cercando cosi di abbattere la cultura dell’ignoranza.

P.S: Sapevate che in base al tipo di esposizione viene scelto il colore dell’ambiente? Ad esempio se mai vi trovaste ad una mostra su Caravaggio trovereste colori quali marroncino, rosso e giallo ocra. In caso di esposizione archeologica un colore molto quotato è il celeste. Ciò avviene sulla base di diversi studi di tipo psicologico-percettivo e museale.

A cura della Dott.ssa Fiorella Verile

Articolo e foto soggetti a copyright

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