PENSIONI: “Pensioni minime a 570€, Quota 103, bonus Maroni in legge di bilancio” – L’esperto fiscale risponde

“Pensioni minime a 570€, Quota 103, bonus Maroni in legge di bilancio”
Quota 103: 41 anni di contributi e 62 di età 👇

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Quota 103: 41 anni di contributi e 62 di età
Il disegno di legge finanziaria 2023 prevede la possibilità di uscite anticipate generalizzate con 62 anni d’età e 41 di contribuzione per il solo 2023 . La misura ha un costo di circa un miliardo di euro
La Quota 41 a 61 anni di età sarebbe costata il doppio, mentre Quota 41 secca , senza limiti di età , non è ancora avvicinabile ma resta l’obiettivo di legislatura ha precisato la presidente Meloni.
Il sottosegretario leghista Durigon ha infatti affermato che questa nuova Quota 103 è ” un intervento ponte in vista della riforma complessiva della previdenza con cui saranno messi a sistema con nuove soluzioni tutti gli strumenti di flessibilità», concetto affermato anche dalla Ministra Calderone qualche giorno fa.
Il ministero dell’Economia deve infatti mettere in conto anche che il capitolo pensioni costerà comunque molto di più l’anno prossimo a causa della necessaria rivalutazione degli assegni previdenziali del 7,3%.
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Opzione donna con nuovi requisiti, Bonus Maroni
Il regime di anticipo riservato alle donne, con sistema di calcolo contributivo detto Opzione donna viene prorogato ancora per il 2023 ma viene anche modificato.
La soglia di accesso viene legata al numero di figli , cioè si potrà andare in pensione , se:
a 58 anni con due figli o più,
a 59 con un figlio,
a 60 anni negli altri casi.
Si segnala infine la novità della reintroduzione del cd Bonus Maroni attivo dal 2004 al 2007, come ricordato con commozione dal Ministro Giorgetti.
Si tratta dello sconto contributivo del 10% in busta paga ai lavoratori che pur raggiungendo i requisiti per la pensione, decidono di restare al lavoro.
Viene confermata anche la “proroga dell’ Ape sociale per i lavori usuranti” ma la dicitura è poco chiara in quanto l’ape sociale attualmente è indirizzata non solo ai lavoratori con mansioni usuranti ma anche ad altre categorie svantaggiate ( disoccupati caregiver disabili).
Rivalutazione pensioni minime, nulla per le pensioni d’oro.
Per le pensioni minime si prevedono aumenti attraverso la rivalutazione del 120% nel 2023 ( compresa quella prevista per l’inflazione), portando l’importo a 570 euro.

E.N.

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