Le novità della Riforma Fiscale – L’esperto fiscale risponde

Il Governo nella seduta del 16.11.2023 ha approvato il Dlgs con Disposizioni in materia di adempimento collaborativo, ai sensi dell’articolo 17 della L, 9/8/2023 n°111 Con tale decreto legislativo cambia il rapporto Fisco-Impresa

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L’obiettivo è quello di instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e contribuente che aumenti il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti, tramite l’interlocuzione “costante e preventiva” con il contribuente su elementi di fatto, ivi inclusa l’anticipazione del controllo, finalizzata ad una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali.
Si prevede l’adesione volontaria del contribuente qualora sia in possesso di requisiti soggettivi ed oggettivi come di seguito esposti.
Il dlgs approvato, in attuazione della delega fiscale, ha come scopo quello di potenziare il regime di cui si tratta attraverso delle novità.
Come dal comunicato stampa dello stesso Esecutivo ne elenchiamo alcune:
l’accelerazione del processo di progressiva riduzione della soglia di accesso all’applicazione dell’istituto;
l’apertura del regime anche a società, di per sé prive dei requisiti di ammissibilità, ma appartenenti ad un gruppo di imprese, nel caso in cui almeno un soggetto del gruppo possegga i requisiti di ammissibilità e il gruppo abbia adottato un sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale gestito in modo unitario per tutte le società del gruppo;
la certificazione, da parte di professionisti qualificati, dei sistemi integrati di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale in ordine alla loro conformità ai principi contabili;

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la gestione, nell’ambito del regime dell’adempimento collaborativo, anche di questioni riferibili a periodi d’imposta antecedenti all’ammissione al regime;
nuove e più penetranti forme di contraddittorio in favore dei contribuenti aderenti al regime dell’adempimento collaborativo;
procedure semplificate di regolarizzazione della posizione del contribuente che aderisca a indicazioni dell’Agenzia delle entrate che richiedano di effettuare ravvedimenti operosi;
l’emanazione di un codice di condotta che disciplini i diritti e gli obblighi dell’amministrazione finanziaria e dei contribuenti;
la previsione di un periodo transitorio di osservazione che preceda l’esclusione del contribuente dal regime dell’adempimento collaborativo, in caso di violazioni fiscali non gravi;
il potenziamento degli effetti premiali connessi all’adesione al regime dell’adempimento collaborativo prevedendo, al ricorrere di specifici presupposti: esclusione o riduzione delle sanzioni amministrative tributarie; esclusione della punibilità del delitto di dichiarazione infedele; riduzione dei termini di decadenza per l’attività di accertamento.
Si rammenta che il testo interviene in materia sanzionatoria, prevedendo che la volontaria adozione di un efficace sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale da parte di imprese che non posseggano i requisiti per aderire al regime dell’adempimento collaborativo comporti, al ricorrere di specifiche condizioni, la riduzione delle sanzioni amministrative in materia tributaria e, eventualmente, la non punibilità del reato di dichiarazione infedele.
Attendiamo ulteriori circolari applicative da parte dell’AdE.

E.N. Giurista ed Economista aziendale

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