Iperuricemia e gotta: raccomandazioni dietetiche e consigli comportamentali – La dott.ssa Feola consiglia

Iperuricemia e gotta: raccomandazioni dietetiche e consigli comportamentali Gli alimenti consentiti e consigliati per una dieta equilibrata e quelli da evitare

L’organismo umano puo’ andare incontro all’incapacità di smaltire alcuni tipi di acidi nucleici: le purine, o all’iperproduzione di urati che determinano l’aumento nel sangue di acido urico, il quale si deposita nelle articolazioni provocando gotta.
La gotta è caratterizzata da artrite infiammatoria acuta con gonfiore e dolore delle articolazioni a causa di depositi di cristalli di acido urico nelle giunture ossee; talvolta in concomitanza il quadro clinico prevede urolitiasi da calcoli di urato/acido urico e nefropatia. Alla base della gotta c’è un disordine metabolico. Spesso associata all’iperuricemia è la sindrome metabolica, caratterizzata dalla concomitanza di almeno tre tra cinque diversi fattori di rischio quali ipertensione arteriosa, iperglicemia, ipertrigliceridemia, bassi valori di colesterolo HDL, obesità addominale. La riduzione di cibo ad elevato contenuto di purine può’ essere utile, soprattutto se la terapia farmacologica è insufficiente per il controllo dei sintomi. Per l’iperuricemia asintomatica è un ottimo trattamento.

Le raccomandazioni nutrizionali e i consigli comportamentali
Evitare digiuni prolungati e le diete ipocaloriche basate sulla riduzione o eliminazione di carboidrati. Meglio porre attenzione e non eccedere nel consumo di proteine animali, assumendo 2-3 porzioni di carne, 3 di pesce alla settimana. Limitare l’assunzione di grassi, alimenti e bevande che contengono zuccheri aggiunti, consumando 3 porzioni di verdure e 2 di frutta al giorno. Assumere vitamina C a sufficienza (es. mediante agrumi, fragole, kiwi e peperoni crudi). Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno apportando quindi una sufficiente idratazione all’organismo.

In caso di sovrappeso/obesità è opportuno ridurre gradualmente la circonferenza addominale che corrisponde al grasso viscerale. Un peso normale riduce i livelli di uricemia nel sangue e i fattori di rischio cardiovascolari (ipertensione arteriosa, ipetrigliceidemia, ipercolesterolemia, insulino-resistenza). E’ utile condurre uno stile di vita attivo perche’ l’ attività’ fisica costante (almeno 150 minuti a settimana) dona effetti benefici a chi è affetto da iperuricemia ma consente anche di perdere peso correttamente, eliminando gli eccessi di grasso.
Alimenti consigliati
-Pasta e riso non integrali, cereali in genere. L’ amido dei carboidrati aiuta l’organismo a espellere l’acido urico.
-Uova: 2-3 porzioni a settimana.
-Verdure di stagione (crude o cotte): consumarne almeno una porzione a pasto soprattutto scegliendo tra carciofi, carote, broccoli, bietole, barbabietole, cavolini di Bruxelles, insalata, lattuga, zucca, rape, indivia, cardi.
-Latte e derivati (yogurt, ricotta).
-Formaggi a basso contenuto di grassi: fior di latte, mozzarella, scamorza, crescenza. -Frutta fresca: privilegiare frutti a basso contenuto di purine come kiwi, mele, albicocche, pere, pesche, arance, melone, fragole, ciliegie.
-Olio extravergine di oliva a crudo per condire le pietanze, aggiunto con moderazione.
Alimenti consentiti moderatamente
-Carni/pollame.
-Legumi (piselli, lenticchie, ceci, fave, fagioli).
-Affettati.
-Frutta secca (nocciole, noci, mandorle).
-Alcune verdure: asparagi, cavolfiori, funghi, spinaci.
-Alcuni tipi di pesce: nasello, merluzzo, spigola, sogliola, palombo, rombo, trota, cernia.
Alimenti non consentiti
-Pesce azzurro come alici, sgombro, acciughe, sardine.
-Molluschi e frutti di mare.
-Insaccati (salame, salsiccia).
-Alimenti conservati.
-Dado da cucina.
-Selvaggina.
-Formaggi grassi a base di crema di mascarpone.
-Lardo, strutto.
-Bevande zuccherate e succhi di frutta.
-Alcool (birra, superalcolici): favorisce l’aumento del peso e impedisce ai reni di eliminare l’acido urico.
dott.ssa Caterina Feola

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Fonti
Educazione Nutrizionale. ENGP. Dr. L. Iorio.

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