CE – Una rete di associazioni fa il punto della situazione sul Parco dei Colli Tifatini

Nella Feltrinelli di Caserta si è tenuta la riunione per fare il punto sullo stato dell’arte del Parco dei Colli Tifatini e sullo scempio delle cave.

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Nella discussione sono stati approfonditi i dati e le notizie relativi al percorso avviato da anni per il progetto di istituire un parco intercomunale dei Colli Tifatini, di interesse regionale, che allo stato vede l’adesione del Comune di Caserta (come capofila), con i comuni di Capua, Casagiove, Casapulla, Castel Morrone e San Prisco. Come è stato sottolineato nei vari interventi, il Parco si destina a tutelare l’integrità fisica e culturale del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse paesistiche, ambientali e storiche, la conservazione degli ecosistemi, la riqualificazione dei tessuti insediativi esistenti e il recupero dei siti compromessi dalle cave.

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cave. Gli obiettivi da perseguire contengono l’uso razionale e lo sviluppo ordinato del territorio urbano ed extraurbano mediante il minimo consumo di suolo, il potenziamento della risorsa paesaggio e le attività produttive agricole e turistiche, il miglioramento delle condizioni di salubrità e la vivibilità dei centri abitati, lo sviluppo della rete delle aree protette. Il territorio del Parco dei Tifatini si collega con quello del Parco Urbano della “Dea Diana” e in continuità con quelli del Parco del Partenio e del Taburno-Camposauro. Un progetto ambizioso che richiede investimenti per 60 milioni di euro e rompe la separazione tra colline e città, costruisce legami nuovi che recuperano quelli antichi. La filosofia che ispira la realizzazione del Parco considera patrimonio essenziale la conservazione ed il recupero delle diversità territoriali, della biodiversità, delle identità locali, assicurando la difesa, l’uso e la fruizione sostenibile delle risorse naturali e culturali. Il Parco, nel suo ruolo urbanistico, è anche area strategica ai fini di un più razionale e confortevole comporsi ed articolarsi della città perseguendo il fine di assicurare agli abitanti un ambiente di vita ano, rafforzando il contributo ambientale allo sviluppo urbano sostenibile e tenendo conto, nel contempo, dei connessi aspetti economici e sociali.

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A conclusione della riunione è stato deciso:
Di avanzare come rete delle associazione una richiesta formale di incontro all’assessore competente Mucherino del Comune di Caserta per fare un monitoraggio sull’iter del progetto, che per diventare attuativo richiede la nomina di un tecnico per la progettazione da parte del comune capofila.
Fare una verifica sulla perimetrazione urbana del parco, anche in base alle delibere adottati dai vari enti locali coinvolti (a partire dalla Regione Campania).
In merito allo scempio delle cave si farà una richiesta formale di accesso agli atti, anche in riferimento alle nuove normative regionali in materia di attività estrattive. Infine si è deciso di costituire una rete tra le associazioni per dare continuità alle iniziative e per incalzare gli enti locali su queste tematiche prioritarie per la qualità della vita e per il futuro del nostro territorio. Nella fase costituente la rete è composta dalle seguenti associazioni presenti all’incontro: Pasquale Iorio, le Piazze del Sapere, Vincenzo Sollitto e Gino Guadalupo, Cai Caserta, Maria

Rosaria Iacono, Italia Nostra, Matteo Palmisani, LIPU, GFranco Tozza (Legambiente) e GCarlo Pignataro, Architetto. All’incontro erano presenti anche Enzo Battarra, Assessore Caserta ed Antonio Dell’Aquila, Verdi. Hanno manifestato interesse anche Dante Specchia FAI e Milena Biondo del WWF (da verificare).

Ufficio stampa Caserta, 9 settembre 2022

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