Ce- La biblioteca dell’ass. “A casa di Lucia – In tutto Liber” promuove un primo incontro di “Letture condivise da noi”

Domenica 20 febbraio, alle ore 19.00, presso la biblioteca dell'associazione "A casa di Lucia - In tutto Liber" con sede in Via Ponte n.43 a Sala di Caserta, si è tenuto un primo incontro dedicato alle letture del mese - "Letture condivise tra noi"- Novecento di Alessandro Baricco.

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Assieme ad Assunta Aulicino, presidentessa del sodalizio il team di moderatori, Pasquale Carotenuto, Mental Coach, Donatella Pasquariello e e Raffaella Alois. Presenti in sala oltre ad un certo numero ristretto di associati ( causa normative vigenti anti Covid) Giuseppe Vozza, editore (Casa Editrice Vozza), Pasquale Iorio, presidente associazione “Piazze del sapere”, Alessandro Manna, presidente Slow food di Caserta. È stato uno scorrere di emozioni, i moderati abilmente hanno letto sia degli scorsi del libro sia hanno fatto delle considerazioni sulla storia narrata dal trombettista, che introduce e parla del vero protagonista il pianista Novecento. Molto sentita anche la lettura di un brano del libro da parte dell’associato Raffaele Donnarumma. Il libro Novecento è un monologo teatrale di Alessandro Baricco, pubblicato nel 1994 da Feltrinelli. Il narratore è un trombettista che viene assunto sulla nave Virginian, dove incontra il protagonista: Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, un pianista. Fra i due nasce un’amicizia sincera e profonda. Ventisette anni prima Novecento era stato abbandonato appena nato sul piano della prima classe del piroscafo Virginian, dove era stato trovato da un marinaio di colore, che l’aveva cresciuto come un figlio. Dopo la sua morte, Novecento aveva iniziato a suonare il piano, e non aveva più smesso.

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Il talento di Novecento è sublime: attraverso la musica vive le emozioni dei passeggeri del piroscafo. Anche un pianista di fama mondiale, Jelly Roll Morton, dopo aver sfidato Novecento, è costretto ad ammettere la sua superiorità. Un giorno un contadino si imbarca sulla Virginian, un uomo che non aveva mai visto prima il mare, e rimane impietrito davanti all’immensità dell’oceano. Novecento decide di fare l’esperimento opposto: lui, nato e cresciuto su quella nave, prova a scendere a New York. Tuttavia non ce la fa, e deve ritornare sui suoi passi. Questo rifiuto della terraferma simboleggia il rifiuto di Novecento per l’idea di crearsi dei legami e mettere radici nel mondo.

Il narratore infine scenderà a terra, pronto a farsi una vita. Anni dopo il narratore riceve una lettera: la nave Virginian è diventata inutile e bisogna farla affondare, ma Novecento si rifiuta di andarsene. Il trombettista proverà a convincere Novecento a scendere e vivere, ma il pianista è irremovibile: preferisce morire sulla nave, il suo vero unico mondo, piuttosto che cercare una vita diversa.

Da questo monologo è stato tratto il film “La leggenda del pianista sull’oceano”, di Giuseppe Tornatore, con Tim Roth nel ruolo di Novecento.
L’evento è stato trasmesso in diretta anche sulla pagina Facebook, ed ha avuto un riscontro molto positivo, infatti i molti visualizzatori hanno interagito e si sono sentiti parte attiva.

Angela Mone

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