Percorso ecomuseale di Centopertose – Raido Adventure

L'associazione Raido Adventure domenica 31 ottobre ha esplorato il percorso ecomuseale di Centopertose
Domenica mattina di buon'ora ci siamo incamminati verso l'ecomuseo di Centopertose, il sentiero che porta dalla valle omonima al pianoro della montanina, ai piedi del Tifata, ci ha offerto una stupenda vista su Caserta e i paesi limitrofi, sino a scorgere le isole di Capri e di Ischia,

Trovare l’imbocco del percorso è un gioco da ragazzi, basta immettersi sulla variante (ss700) che collega Maddaloni a Santa Maria Capua Vetere e prendere l’uscita Casagiove, dopodiché alla prima rotonda prendere la prima uscita a destra e proseguire su via San Prisco e una volta superata la pompa di benzina sulla sinistra, la seconda strada a destra è il nostro punto di partenza (sentiero 622).

Venendo con un mezzo, il posto più vicino per parcheggiare è il parcheggio del cimitero di Casapulla che dista 5 minuti a piedi dall’ingresso del sentiero.

Partiti ci si trova subito affiancati da due, alte, pareti di tufo lunghe circa 300mt che ti indirizzano fino all’entrata dell’ecomuseo. Una volta entrati si rimane affascinati dalla vista di una verdeggiante vallata decorata dalla presenza di innumerevoli fenomeni carsici i quali hanno dato vita ad una cospicua quantità di grotte (da qui il nome ‘’centopertose’’) che hanno fornito l’ispirazione giusta alla Proloco di Casapulla nell’ideare il percorso naturalistico ecomuseale per mettere in risalto le bellezze del posto, una volta tenute in una grave forma di degrado. Data appunto la composizione particolare del suolo proseguendo il 622 che porta al pianoro (250m.l.s.) si passa dinanzi, e volendo dentro, all’ex cava di San Prisco che riesce a suscitare contemporaneamente sentimenti di stupore e malinconia. Importanti in zona sono anche i ruderi del convento di S. Giovanni a Gaiano risalente al XIII secolo situati appunto alle pendici sud occidentali del Tifata. Da alcuni documenti storici pare che nel 1837 i casapullesi usarono il posto come luogo di sepoltura del paese a causa della violenta epidemia di colera di quell’anno. Se volete conoscere storia, origini e bellezze del territorio questo è senz’altro il percorso che fa per voi.

Giuliano Carpentino  – Raido Adventure

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