La (ennesima) Riforma Fiscale: cosa ci aspetta? – L’esperto fiscale risponde

Come è noto, il Consiglio dei ministri ha approvato, all’adunanza del 5 ottobre scorso, il disegno di Legge Delega per la riforma fiscale.
Il provvedimento, approvato dal CM in data 19/10/21, contiene delle linee guida necessariamente generali, sicché allo stato appare difficile prevedere l’effetto finale dei decreti legislativi che saranno emanati dal Governo.
Tuttavia, è possibile affermare che si tratterà di un intervento di ampio respiro, caratterizzato da alcune scelte di fondo.

REVISIONE DELL’IRES E DELLA TASSAZIONE DEL REDDITO D’IMPRESA.
Secondo quanto emerge dal Comunicato stampa del Consiglio dei ministri n. 39 del 5 ottobre 2021, sarà modificata la struttura delle imposte a carico delle imprese in modo da allinearla a quella sui redditi da capitale. Inoltre, all’interno di questo contesto, gli interventi dovranno anche favorire la semplificazione dell’IRES, con l’obiettivo di ridurre gli adempimenti a carico delle imprese. Il disegno di Legge Delega prevede infatti:
la riduzione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese, anche attraverso un rafforzamento del processo di avvicinamento dei valori civilistici e fiscali, con particolare attenzione alla disciplina degli ammortamenti;
la revisione della disciplina delle variazioni in aumento e in diminuzione da apportare al risultato del conto economico per determinare il reddito imponibile;
la tendenziale neutralità tra i diversi sistemi di tassazione delle imprese per limitare le distorsioni di natura fiscale nella scelta delle forme organizzative e giuridiche dell’attività imprenditoriale.
GRADUALE SUPERAMENTO DELL’IRAP.
Il testo del disegno di legge prevede il graduale superamento dell’IRAP. L’intervento in questione dovrebbe verificarsi nell’ambito della più ampia riforma dell’IRPEF e dell’IRES e, in ogni caso, rispettando l’esigenza di garantire il finanziamento del fabbisogno delle Regioni in ambito sanitario.

REVISIONE DEL SISTEMA DI IMPOSIZIONE IRPEF.
Per quanto riguarda l’IRPEF, il disegno di legge prevede una progressiva evoluzione del sistema verso un modello duale, che distingua tra redditi da capitale – che dovranno essere assoggettati tendenzialmente alla medesima aliquota per razionalizzare l’attuale sistema, contenere gli spazi di elusione e rendere più efficiente il mercato dei capitali – e redditi da lavoro, le cui aliquote effettive dovranno esser ridotte e dovrà essere incentivato fiscalmente il lavoro giovanile. Infine, è previsto anche un riordino delle deduzioni della base imponibile e delle detrazioni dall’imposta lorda, tenendo conto delle loro finalità e dei loro effetti sull’equità e sull’efficienza dell’imposta.
REVISIONE DELLE ADDIZIONALI COMUNALI E REGIONALI ALL’IRPEF.
Il disegno di legge prevede la sostituzione delle addizionali regionali e comunali all’IRPEF con delle sovraimposte. Dal punto di vista concettuale, l’intervento in questione dovrebbe comportare l’introduzione di autonome imposte di titolarità delle Regioni e dei Comuni, le quali avranno il medesimo presupposto impositivo e la medesima base imponibile dell’IRPEF (l’attuale sistema delle addizionali oggi in vigore implica semplicemente un incremento in percentuale delle aliquote IRPEF stabilite a livello nazionale). Per le Regioni l’introduzione delle sovraimposte sarà obbligatoria, mentre per i Comuni sarà facoltativa; in ogni caso, il nuovo sistema dovrà garantire un gettito equivalente rispetto a quello percepito con l’attuale sistema delle addizionali.
CODIFICAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA.
Infine, si prevede un intervento di riordino delle norme tributarie all’interno di Codici. L’intento è quello di garantire la certezza dei rapporti giuridici e la chiarezza del diritto nel sistema tributario, ivi inclusi l’accertamento, le sanzioni e la giustizia tributaria.

E.N.

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