Gli antichi egizi il pane ammuffito non lo gettavano via, anzi lo utilizzavano per curare le ferite

Sul pane cresceva un fungo scoperto e largamente utilizzato in medicina solo in età moderna,
Stiamo parlando della penicillina di Alexander Fleming.
La cultura medica degli egizi era molto vasta e legata ai cibi,
Sebbene non avessero idea del perché alcune pietanze avessero dei benefici sul corpo le utilizzavano in modo profetico

Gli antichi egizi usavano il pane ammuffito per disinfettare le ferite. Sembra una cosa strana vero? Eppure il motivo è geniale e anticipa una delle scoperte più importanti in ambito medico.

Nel 1928 Alexander Fleming aveva studiato una colonia di batteri patogeni su delle piastre da coltura. Incidentalmente aveva scoperto che in una di queste piastre era cresciuto un fungo. Chiamato Penicillium chrysogenum, questo era in grado di uccidere tutti i batteri intorno a lui. Sconvolto dall’utilità di tale funzione, Fleming era quindi riuscito a isolare la sostanza capace d’inibire la crescita batterica e l’aveva ribattezzata penicillina. In seguito aveva provato a curare degli animali infettati da quei batteri con questa sostanza miracolosa e, vedendo che funzionava, decise di rendere pubblica la sua ricerca. Per anni, però, non fu possibile utilizzarla in sicurezza sugli uomini. Soltanto negli anni quaranta, dei chimici inglesi riuscirono a isolare l’antibiotico tutt’oggi più utilizzato.

Quindi, l’uso del pane ammuffito nelle ferite, altro non era che l’uso del fungo della Penicillium da cui molto più tardi si è estrapolata la penicillina. I medici di allora avevano già compreso l’azione antibatterica di questa muffa. Eppure nell’immaginario comune la medicina si sviluppa con i greci e i romani. Tanto è che ancora oggi gli studenti di medicina pronunciano il giuramento di Ippocrate. Ma la verità è che gli egizi avevano fatto delle scoperte molto importanti in campo medico. Soprattutto se pensiamo che la penicillina è stata resa nota nella prima metà del Novecento. Magari non sapevano si trattasse di quel fungo nello specifico, ma sono stati i primi a utilizzarlo come antibiotico.
I testi medici ritrovati dagli archeologi e risalenti all’antico Egitto mettono in luce una cultura medica molto vasta e legata al cibo. Come antibiotico era utilizzata anche la birra per i suoi effetti disinfettanti dovuti al lievito e all’alto tasso di vitamina B. I semi di papavero, invece, erano utilizzati come analgesico (da lì oggi estrapoliamo diversi antidolorifici, compresa la morfina). La cipolla, infine, era utilizzata per trattare le lesioni e oggi noi siamo a conoscenza del fatto che l’alliina e l’allicina contenute nella pianta hanno effetti battericidi.

Gruppo pubblico

Storia egizia  – Prof. Mohamed Elsaify Egittologo

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