GLI ANTICHI EGIZI GIA’ CONOSCEVANO LE EXTENCION AI CAPELLI

Oltre 3.300 anni fa, nell’antica città di Akhetaton in Egitto, venne sepolta una donna con un’acconciatura incredibilmente elaborata, completa di numerose extension.
Non fu mummificata: il suo corpo venne semplicemente avvolto in un tessuto. “Portava un’acconciatura molto complessa con circa 70 extension”, scrive Jolanda Bos, archeologa per l’Amarna Project, sul Journal of Egyptian Archaeology.
Non si conosce il nome della donna, ma è una delle centinaia di persone, molte delle quali conservano ancora la capigliatura, che furono sepolte in un cimitero vicino a quella che oggi si chiama Amarna.
Su una selezione di 100 teschi recentemente scavati nel cimitero di Amarna, 28 avevano ancora i capelli e una ampia varietà di acconciature. Andavano dai “capelli neri molto ricci al castano liscio”, il che “potrebbe riflettere un grado di variazione etnica”.
I teschi con capelli castani avevano anelli o crocchie intorno alle orecchie, uno stile apparentemente popolare ad Amarna.
Gli abitanti di Amarna portavano anche le trecce. “Tutte le trecce nelle acconciature erano semplici e di tre ciocche, principalmente larghe 1 cm, oppure 0.5 quando intrecciate strette”, scrive Bos.

Le trecce non erano d’altronde neanche troppo lunghe: “Di solito non raggiungevano i 20 cm di lunghezza, lasciando i capelli più o meno sulle spalle”, aggiunge Bos. “I capelli più lunghi trovati erano delle extension in più strati lunghe 30 cm”.
Il grasso veniva utilizzato per tenere i capelli in un blocco solo dopo la morte. Le prossime ricerche verificheranno anche l’origine di questo materiale. Un tessuto trovato su tutti i teschi potrebbe essere stato usato per coprire parte della testa.
In un caso, una donna aveva un colore rosso-arancione sui suoi capelli grigi. Sembra che si fosse tinta, forse con l’henné, “per la stessa ragione per cui le persone oggi si tingono i capelli, per non far vedere il grigio”.

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