Gelato profumo d’estate – I preziosi consigli della dott.ssa Feola

Come orientarci? Quando mangiarlo? Quale scegliere?
Tante le domande, ma soprattutto una: fa ingrassare?

Da Luis Cafè anche prodotti senza glutine

Le origini del gelato
Una pallina di riso stracotto a cui si aggiungevano spezie, latte, frutta prima di lasciarlo solidificare nella neve. Questa è la ricetta cinese antenata del gelato. Un dolce ottimo che spalanca le porte alla bella stagione. Nel ‘300 Marco Polo trasferì questa tecnica in Italia, che rielaborò e affinò il gelato e lo rese grande al mondo, importandolo in Inghilterra e in America. La maestrìa italiana ha fatto si che oggi possiamo scegliere tra una varietà di gusti e di tipi immensa.
Il gelato a pranzo: quale scegliere?
Nessun alimento in sé fa ingrassare l’importante è saperlo ben bilanciare nell’arco della giornata. L’esempio del gelato che scegliamo come sostituto del pranzo è utile per spiegare il concetto per cui l’importante è saperlo bilanciare durante la giornata. Se si opta per un gelato ricco di crema, panna, uova, cioccolato col suo burro, nocciola, pistacchi, si tratta di un alimento molto grasso ma anche più saziante rispetto a un gelato alla frutta. Quest’ultimo presenta meno grassi ma più zuccheri che stimolano l’insulina, ormone che ci aiuta a stipare le calorie sotto forma di grasso e che frena il suo utilizzo come energia, interferendo sul dimagrimento. Un gelato ipocalorico sara’ insufficiente ad appagare l’appetito e presto torneremo a sentire il bisogno di mangiare. Insomma un gelato alla frutta per pranzo puo’ essere una scelta meno conveniente rispetto a un gelato più ricco. Alla frutta o alla crema un gelato apporta almeno 300 chilocalorie, poche per pensare di pranzarci e arrivare alla cena tranquilli. La fame si presenterà prima se non mettiamo in conto una merenda. Bastano uno yogurt intero con della frutta per bilanciare le calorie del gelato.
Meno numerosi sono gli ingredienti più’ è vero il gelato
Al vero gelato non serve nient’altro: latte, panna, zucchero, uova e l’ingrediente principale che ne determina il gusto. Ogni ingrediente in più ne compromette la genuinità e l’alto valore nutrizionale garantito dai componenti di base. In commercio si trova di tutto e la parola “artigianale” spesso abusata non basta a garantire la provenienza naturale del prodotto. E’ frequente infatti l’uso di semilavorati dove latte e uova sono sempre in polvere ed emulsionanti e addensanti sono una regola. Il nostro gusto è sempre più “omologato” su standard industriali e per molti di noi è difficile riconoscere il vero sapore del gelato artigianale da quello pre-confezionato.

Un aiuto può arrivare dagli occhi che devono diffidare da colori troppo brillanti o da una consistenza troppo cremosa: ad esempio il vero gelato al pistacchio non è verde acceso ma tende al marroncino, quello alla fragola non è rosso ma rosa pallido. Per essere sicuri di non scambiare un finto gelato artigianale da uno autentico dovremmo accertarci degli ingredienti, esposti un pò in disparte nel locale, ben visibili. La lista non dovrebbe contenere più di cinque voci. Purtroppo nell’etichetta dei gelati confezionati notiamo una lista che si allunga, dove troviamo tutto cio’ che non dovremmo: emulsionanti, latte e uova in polvere, conservanti, coloranti, oli vegetali, anche idrogenati. Quest’ultimi dannosi per i bambini, accaniti consumatori, in fase di crescita. Gli emulsionanti, aggiunti per conferire cremosità, esercitano potere infiammatorio intestinale nei più piccoli.
Preparare a casa un buon gelato
Scelte consapevoli per piccoli consumatori che crescono
Preparare un gelato a casa rappresenta un’occasione di educazione alimentare per i nostri bimbi, bastano poche mosse. Avere una gelatiera è molto frequente ed è un modo per garantirsi a casa una merenda squisita e genuina. Diversamente possiamo avvalerci di preparazioni domestiche semplici. Una ricetta per esempio consiste nel tagliare a fettine una banana, spruzzarle con limone per non farle annerire e riporle in freezer due ore, costituiscono un’ottima base per il gelato, per la morbidezza e la ricchezza in fibre. Porle successivamente nel frullatore e aggiungere fragole, cioccolato, yogurt, o altri ingredienti a proprio piacimento e cubetti di ghiaccio. Frullare tutto a bassi giri, aggiungere del malto per dolcificare o mischiare dell’acqua per modificarne la consistenza. in tal modo si ottiene una crema gustosa. In questo caso non abbiamo quindi una dose eccessiva di zuccheri, ideale non solo per i bambini ma anche per i loro nonni. Quest’alimento delizioso che non ha età assicura importanti nutrienti anche alle persone anziane che soprattutto d’estate possono soffrire di inappetenza.

Fonti
Mangiare secondo natura. Gelato. D.Rasio-(2017).

Dott.ssa Caterina Feola

Per conoscere gli autori di News & Social clicca quihttp://newsesocial.it/autori/

Related Posts

Lascia un commento