Attacchi di fame emotiva come disturbo alimentare: le cause biologiche, cosa mangiare e come eliminarla

Si tratta di impulsi che spingono a mangiare in modo casuale, per contrastare negativi stati emotivi (per esempio stress psicofisico, ansia, traumi, stati emozionali, sbalzi ormonali).

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Ci si nutre in modo compulsivo/continuo senza un reale appetito, con conseguente aumento di peso e perdita di controllo della fame/sazieta’. La fame emotiva può essere transitoria o ciclica se legata a sbalzi ormonali (come per esempio nella fase premestruale delle donne). Puo’ progredire in stati avanzati fino a sfociare in disturbo alimentare.
I sintomi
In un attacco improvviso si avverte il bisogno di introdurre una grande quantità di cibo non necessario con estrema velocità. L’ingestione degli alimenti compensa gli stati emotivi, si tratta di comfort food, qualcosa che cioè consolalo stato emotivo e appare come un rifugio, uno sfogo, in seguito per esempio a emozioni non espresse.
Le cause biologiche
Talvolta è l’ipotalamo a compromettere il controllo della fame. Fame e sazietà sono stimoli biologici che regolano l’assunzione del cibo. Tale sistema agisce mediante leptina e grelina, due ormoni che regolano la sazietà e l’appetito. Il centro della fame è costituito da neuroni situati nella parte laterale dell’ipotalamo; il centro della sazietà si trova invece nell’area ventromediale dell’ipotalamo. La grelina è un ormone prodotto dallo stomaco, ci avvisa se è vuoto, attivando il centro della fame. La leptina è prodotta dalle cellule del tessuto adiposo e raggiunge i neuroni dell’ ipotalamo che controllano l’appetito. Quindi sopprime l’appetito, attivando la sazietà. Questa condizione può capitare anche nei soggetti che presentano episodi di ipoglicemia c a u s a t i d a s c o m p e n s i m e t a b o l i c i . Appena la glicemia scende si innesca lo stimolo della fame. In questo caso si parla di fame glicemica ed è caratterizzata dall’uso di cibi ad alto indice glicemico che a loro volta determinano una ricerca di carboidrati. Provoca disfunzioni alimentari, preannunciando l’obesità o gravi malattie cardiometaboliche. L’ assunzione dei cibi determina un rilascio di dopamina che attiva una sensazione di piacere.
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Come eliminare la fame emotiva
Esistono degli accorgimenti per smettere di abbuffarsi; il tipo di cibo presente nella nostra dispensa, un diario dove si annotta il cibo introdotto nella giornata. Durante l’attacco di fame può aiutare bere uno o due bicchieri di acqua che determinano sazieta’ grazie alla distensione delle pareti dello stomaco. Respirare con il diaframma può essere una tecnica di rilassamento.
Cosa mangiare durante un attacco
In genere ingerire cibi con fibre è utile per gestire la fame nervosa: prolungano la sazietà e rappresentano uno spuntino sano. L’assunzione di cereali integrali come avena, farro, orzo favorisce la sintesi della serotonina e un aumento del tono dell’umore. Anche fagioli, piselli, lenticchie, lupini sono sazianti e contengono fibre. E’ possibile optare per uno yogurt greco con frutta secca o cereali (per esempio fiocchi d’ avena) o per olive con una fetta di pane di farro o segale. Interessante è optare per cibi crudi come carote, sedano, finocchi oppure per popcorn di amaranto.

Dott.ssa Caterina Feola

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