Arte e Novello al Ristorante Isabel a Caserta: quando la vinicultura rende speciale una serata

Negli ultimi anni molte persone stanno ricercando sapori genuini, reali, non adulterati, locali e spesso vanno in trattorie ed osterie di paese. Eppure spesso gioielli enogastronomici, si può dire, li abbiamo sotto casa.

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Come il caso del ristorante “Isabel” su via Roma, dove il proprietario Luigi, coadiuvato dalla moglie Roberta, ha realizzato il sogno di aprire un ristorante a Caserta ma non un semplice luogo dove desinare ma altro! Uno spazio di cultura e di enogastronomia, dove arte, letteratura, cibo e vino possano unirsi come nell’antica Grecia, in cui i filosofi e i letterati si univano nel simposio, discorrendo di cultura, arte, filosofia, assaporando cibi e sorseggiando vino, talvolta accompagnati dalla musica. Il ristorante, comunque, diciamocelo, rilassa già di suo, con quelle pareti bianche, verdi o in pietra, secondo un design innovativo che distende l’anima, i tavoli bianchi distensivi e le luci alla giusta luminosità.

Ed è in questa atmosfera che si è tenuta la serata enogastronomica culturale “Arte e Novello”, in cui tre donne, con specifiche caratteristiche culturali diverse, hanno allietato la serata: l’erudita Marialaura Labriola, giornalista di Cronache di Napoli e Cronace di Caserta nonchè Presidente Odv Quercus Vitae, la bravissima artista Ilenia Di Gabriele Idg Creation e la colta prof.ssa Marilina Pugliese, docente Liceo A. Manzoni di Caserta che ha parlato del Novello.

Dopo il benvenuto del proprietario, visibilmente emozionato per questa prima serata culturale, la parola è passata alla giornalista Labriola che ha fatto delle giuste osservazioni e riflesssioni su “La signora delle Camelie” di Alexandre Dumas, la toccante storia di Armand Duval e di Marguerite Guatier, autobiografica, in quanto è la storia romanzata del Dumas con l’attrice Alphonsine Marie Duplessis, morta giovane e sola. Il suo mito è diventato letteratura, incarnandosi nella traviata Violetta col suo amore per Alfredo in Verdi, spunto di riflessioni sociali, economiche ed esistenzialiste. Tanto che è stato rivisitato anche al cinema con Pretty Woman o dal nostro Luciano De Crescenzo. Questa donna, mantenuta ed aristocratica, amava le camelie e questo è un fiore spesso scelto dalla bravissima pittrice Ilenia Di Gabriele.

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Ilenia Di Gabrile ha spiegato la sua passione per l’art flower. Eppure l’artista va oltre, anima. Osserviamo i suoi quadri, ad esempio, forse uno di essi rappresenta proprio la protagonista. L’eleganza delle rose dai vari colori, dei fiori bianchi, la sensualità dell’amaranto e delle foglie dorate, le labbra delineate con rosa, gli orecchini policromatici che si sposano con i petali, il richiamo dell’oriente e dei Caraibi di certi tratti visivi, donna che diventa natura o erotismo floreale, come la fata nera. L’artista ha già esposto in diverse città, in location varie, unica nel suo genere nel panorama artistico campano, ha importato in Italia l’idea dell’art flower, che lei ha estremizzato nella ricercatezza dei particolari, delle forme, dell’eleganza. Varie tecniche pittoriche, infatti, sono studiate per rendere tutt’uno lo spazio floreale con quello ritrattistico, creando opere di alto spessore culturale.

Ai clienti sono stati offerti assaggini vari, tra terra e mare, come le buone frittatine pasta e zeppoline prezzemolate, la saporita parmigiana napoletana, le gustose polpette di baccalà, l’ottimo
polpo su crema Cannellini, senza facendo mancare la napoletanità, con gli assaggi di Margherita o il dolce con la deliziosa mousse di mandarino. Tutto ottimo anche perchè come mi ha rilvelato la sign.ra Roberta, il marito ha aperto il ristorante per passione più che come lavoro, ricercando standard qualitativi alti; Luigi, infatti, è attento che il cliente assapori piatti con ingredienti ottimi e salutari, scelti da lui. Perchè essi devono dare energia, incuriosire, amare il cliente e farsi amare da lui.

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Il vino Novello degustato, cantine Solopaca, beneventano, IGP, 2022, come si legge sull’etichetta è << ottenuto da un particolare uvaggio tra i vitigni a maturazione precoce tipici del beneventano. Le uve vengono lasciate macerare in presenza di anidride carbonica. Il vino presenta un piacevole fruttato, con sapore di ciliegia, lampone e vaniglia, grande ricchezza aromatica, morbidezza ed armonia gustativa. Ben si accompagna a piatti leggeri e carni bianche. Temperatura di servizio 11-12 °C. >>. Non si sarebbe potuto gustare a pieno il vino senza l’ausilio della spiegazione della prof.ssa Pugliese, che ha esplicato l’origine del novello, le caratteristiche del vino, il motivo della denominazione, le cultivar, i luoghi di produzione, lasciando molti spunti per approfondire la conoscenza di questo gustoso vino.

L’idea è piaciuta, visti i tanti partecipanti alla serata, uomini di cultura, persone comuni, artisti, seduti o in piedi, che hanno espresso giudizi positivi sulle portate, profuso elogi all’artista e trascorso una serata molto piacevole, tanto che qualcuno si aspetta un secondo evento.

Articolo e foto di Giuseppe Papale

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