Al vertice delle Nazioni Unite “Ai for Good” sulle nuove tecnologie che si è tenuto a Ginevra si è parlato di Intelligenza Artificiale.

L’Intelligenza Artificiale è un ramo dell’informatica, che permette la programmazione e progettazione di sistemi sia hardware che software.

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Questi sistemi permettono di dotare le macchine di determinate caratteristiche, che vengono considerate tipicamente umane quali, ad esempio, le percezioni visive, spazio-temporali e decisionali. Si tratta cioè, non solo di intelligenza intesa come capacità di calcolo o di conoscenza di dati astratti, ma anche e soprattutto di tutte quelle differenti forme di intelligenza che sono riconosciute dalla teoria di Gardner e che vanno dall’intelligenza spaziale a quella sociale, da quella cinestetica a quella introspettiva.

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Howard Gardner, psicologo e docente statunitense, è conosciuto per la sua teoria sulle intelligenze multipla teorizzato che non esiste un unico tipo d’intelligenza. Secondo lo studioso ne esistono almeno nove. La teoria si contrappone all’idea comune che porta a ritenere che l’intelligenza sia una e fondamentalmente basata sulle capacità cognitive di un individuo.
Un sistema intelligente, infatti, viene realizzato cercando di ricreare una o più di queste differenti forme di intelligenza che, anche se spesso definite come semplicemente umane, in realtà possono essere ricondotte a particolari comportamenti riproducibili da alcune macchine. Proprio in questo ambito si è svolta la prima conferenza stampa di un robot al vertice delle nazioni unite “Ai For Good”.

Sophia è il nome del robot che ha risposto alle domande dei giornalisti, occhi trasparenti e lineamenti delicati con dei microchip al posto dei capelli, al robot sono state fatte tutte le classiche domande legate all’intelligenza artificiale, dal pericolo che la loro diffusione distrugga posti di lavoro a una possibile ribellione agli umani. E’ proprio alla domanda di una possibile rivolta il robot ha risposto, ““Non so perché lo pensiate. Il mio creatore è stato molto gentile con me e sono molto felice della mia situazione attuale” aggiungendo che “Le persone dovrebbero essere consapevoli dei potenziali rischi associati all’intelligenza artificiale e alla robotica però tuttavia queste tecnologie possono avere un impatto positivo sulle nostre vite se usate in modo consapevole”.

A cura di Mario Verdetti

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