Nel cuore di Napoli dal 27 al 29 novembre si terrà il “Cultural Heritage in the 21st century”.

Nel cuore di Napoli dal 27 al 29 novembre si terrà il “Cultural Heritage in the 21st century”. Il congresso organizzato dal Ministro della Cultura Sangiuliano ha lo scopo 👇

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di porre al centro, con la partecipazione di altri 194 Stati membro UNESCO, l’importanza del patrimonio soprattutto nella sua valorizzazione non dimenticando mai i principi di tutela alla quale l’Italia tiene fede decorosamente ( anche se con qualche problema lungo il percorso) dal lontano 1947, anno in cui scelse di inserire tra i 12 principi fondamentali anche l’articolo 9 dedicato al patrimonio culturale.
Come afferma anche lo stesso ministro:
“In quei tre giorni l’Italia porrà al centro dell’agenda UNESCO nuove questioni quali ad esempio il sovraffollamento di alcuni luoghi turistici con la conseguente necessità di regolare i flussi dei visitatori. Importante saranno anche i temi del traffico internazionale illecito di opere d’arte, a cui l’Italia è particolarmente sensibile; dei cambiamenti climatici e del loro impatto sui beni culturali; della tutela del paesaggio che, citando Benedetto Croce, ‘è il volto amato della Patria’; dell’antropizzazione. Siamo sicuri che arriveremo a un documento comune che impegni le nazioni aderenti all’UNESCO ad atti consequenziali nell’ambito della cornice che insieme, in un dialogo democratico, civile e garbato, andremo a definire”.

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Le problematiche sopra citate sono problematiche serie alla quale ogni giorno tutto il sistema dell’arte deve far fronte. Il sovraffollamento in particolare risulta dannoso non solo per una questione di vivibilità delle città e dei musei, quanto anche la sicurezza per le opere e delle persone. Sicuramente un obbiettivo è quello di trovare un luogo comune per far si che la giusta fruizione del patrimonio possa avvenire in circostante favorevoli e positive. Altra problematica da non sottovalutare è il traffico illecito, basti pensare che tra il 2011 ed il 2021 sono circa 69.000 le opere recuperate dai Carabinieri ed i Finanzieri con i loro nuclei specifici relativi al patrimonio culturale, l’Italia come afferma Sangiuliano è molto sensibile in quanto territorio ricco in cui le opere sono innumerevoli ed il mercato spesso poco controllato. È necessario perciò trovare dei punti fermi che sicuramente vedrà le Nazioni partecipi dialogare per un accordo.
La scelta è ricaduta su Napoli perché come afferma nuovamente il Ministro:
“È una grande occasione per Napoli, fortemente voluta da me e dal Ministro Antonio Tajani. Per tre giorni Napoli ospiterà delegati da tutto il mondo, molti ministri della cultura. Napoli è già una grande capitale culturale mondiale, questa sarà una ulteriore vetrina per affermare la sua bellezza, quando si discuterà di grandi temi universali legati alla cultura. Ringrazio il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, per la stretta collaborazione nella realizzazione di questo evento”
Non resta perciò che attendere per sapere quali saranno gli sviluppi del congresso.

A cura di Fiorella Verile

Articolo soggetto a copyright

Fonte: MIC

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