Lido di Ostia – FRAZIONI MEDITERRANEE ad ARTHEKA 32

Nello spazio di ARTHEKA 32, Via Sartena, 30/32 00122 Lido di Ostia - 3398329429 - artheka32@gmail.com -, sarà inaugurate con vari patrocini, tra cui quello dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Campania, Sabato 20 Maggio 2023, ore 17.30, la mostra, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello, “FRAZIONI MEDITERRANEE” con venti opere recenti di Beatriz Cardenas, Maria Pia Daidone, Natallia Gillo Piatrova Parmeggiani, Carmela Infante, Franca Lanni, Alessandro Maio, Mauro Molinari, Viviana Pallotta, Antonio Salzano, Maria Antonietta Scala. Periodo: Sabato 20 - Mercoledì 31 Maggio 2023. Orari: 10-13; 16-19 / chiuso: domenica, lunedì mattina, festivi.

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Scheda della mostra
Quest’esposizione ci permette, grazie alla presenza di artisti/e di varie latitudini e di diverse declinazioni, di conoscere frazioni visive mediterranee.
Questo momento raccoglie un “focus” resiliente e si presenta come occasione significativa, che aggettiva un periscopico controllo di operatori e artiste su frontiere creative.
Questi artisti e queste artiste hanno sempre precisato movimenti di idee, concetti in azione, dottrine di messaggi innovativi, istanze plurime.
Frazioni utili ci indicano che l’arte è: azione preventivo-pedagogica, giusto viatico dell’esistenza, forte conforto analitico, serena fonte di sicurezza per conoscere meglio il presente e sfidare con cautela il futuro.
Queste “frazioni mediterranee” raccolgono “combustile” fornito dalle varie culture delle diverse sponde.
E un’accoglienza propizia, che è determinata da una disamina del “melting pot”, che si misura nei nostri bacini ospitali e cordiali.
Gli artisti, dopo le problematiche pandemiche e nonostante la vastità delle guerre, tra quelle amplificate dai media e quelle silenti sul nostro pianeta, hanno voglia d’incontrarsi. Le loro sensibilità sostengono idee e ragioni ed esplorano “le variegate identità del mondo”, da svegli e acuti “viaggiatori dell’anima”.

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C’è voglia e desiderio di riformulare centralità di ricerca.
L’arte, di continuo, si ravvede e svolta in vicenda formativa, nonché muto incentivo dell’esistenza e preciso appoggio analitico.
Frequentare studi, centri, gallerie, spazi d’arte per visionare opere di artisti può essere utile controllo per verificare con assiduità gli andamenti estetici e i profili di rinascita, nel contempo della ripresa dell’arte indirizzata a riequilibrare le nostre visioni del mondo, alterate, in parte, dalla pandemia sofferta e dai molteplici conflitti, purtroppo, in atto.
Nelle opere esposte è possibile notare segmentazioni, segnature, segni, segnali, segnacoli, sottolineature, striature, inquadrature, campiture, plasticità, incisioni, luci, tagli, angolazioni, purezze, concrezioni materiche, pulsazioni informali, elevate astrazioni; tutto ciò formula ventagli visivi, che sostanziano “dialoghi, confronti, raffronti sulla contemporaneità”, nonché quote chiasmatiche di contaminazioni.
Possono essere rilevabili sensibilità e identità inserite in umanissimi distingui, che intercettano un “idem sentire comune”, rivolto al destino in forse e al futuro ipotetico.
Il domani, seppur incerto, è proiettato in una nuova dimensione geografico sociologica e prosegue, tra risposte di scienza, ottenimenti di conoscenza, atti di coscienza, plurime movimentazioni.
Ora c’è bisogno d’incontrarsi nel mondo dell’arte; ciò potrebbe suscitare stress o portare verso sorpassi di serenità, quasi verso un’allegria.
Gli artisti meritano l’occasione espositiva, quale momento indicativo per osservare i percorsi altrui, ma anche per mettersi, giustamente, in discussione e riappropriarsi dell’abbraccio consistente dell’incontro e dell’aggancio stretto della condivisione e della conversazione.
Bisogna sottolineare che “il senso del domani” si affronta solo lavorando in modo continuo, sfidando orizzonti virtuali e corroborando avanzamenti tecnologici, che, insieme, sembrano costruire una teoria di progressioni.
Gli artisti e le artiste riescono, talvolta, ad anticipare – eccome! -, grazie all’acume delle loro ricerche, frontiere di mutamenti.
Lo squillante “richiamo dell’arte” risulta fluidamente persistente e si spiega nel rassodare il rilancio di emozioni pure, sorgive, sul tragitto concettuale dell’inestinguibilità dell’esistenza umana.
Diventa tonificante e vitale rideterminare partecipazioni a mostre, eventi, rassegne, manifestazioni per attivare un’efficiente resilienza; l’arte offre, così, una valida àncora di motivazioni, dalla fotografia alla grafica, dalla pittura alla scultura, dalla ceramica alla digital-art …
Il significativo filtro della critica sull’ampio spaccato visivo appunta un insieme di dati, di immagini di lavori; e sono qui raccolte precisazioni di distingui e lieviti, carature e caratteri, ripartizioni “d’antan” e novità assolute .

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Tessere coscienti e innovative ci fanno intendere quali linee sono aperte a perimetrare i contorni estesi dell’esistenza.
Fondamentalmente, le proiezioni estetiche debbono essere coerenti e congruenti e ripercorrere, in parallele sequenze psico-socio-antropologiche, le motivazioni della nostra vita riformulando i nostri approcci, le nostre ricerche, i nostri aneliti, le nostre speranze.
Senz’altro, anticipare i tempi e tracciare obiettivi è dettato legittimo per riconoscersi in un mondo “glocal”, estremamente comunitario.
Ogni rapporto espositivo dispone e propone conferme di pulsanti indirizzi di diversi orientamenti.
Sicuramente, ampie aree e indicative proiezioni potranno essere analizzate e condivise; si potranno rintracciare passi nuovi, intriganti. Le produzioni attuali misurano tempi e incidenze, mentre indugiano e sondano sul presente e indagano il futuro, captando flussi cognitivi.
Questo catalogo è un “fermo-immagine” sullo “status” di alcuni versanti dell’arte contemporanea in Italia. Sono riportate frazioni del procedere artistico e si noterà un piano di rilancio di emozioni di frutto e impatto esecutivo.
Gli artisti confermano, così, conclusioni di pensieri in azioni dinamiche.
Questa mostra pone l’accento sulla frontiera della creatività per riordinare varchi riepilogativi e istanze ultime offrendo spunti di lettura su vari codici linguistici.
Gli artisti racchiudono crescenti battiti, orientano pulsazioni, calibrano giusti frangenti per definire la sostanza e il respiro del futuro e continuano, sempre, a sperimentare e a collaudare per anticipare i tempi e tracciare obiettivi, tenendo ben presenti le proprie sane radici, nell’intenzione di coltivare sensibili gemmazioni agglutinanti del proprio continente interiore.

Maurizio Vitiello

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