Liceale di 14 anni, espone la sua veduta sull’8 marzo.

8 marzo, la “festa internazionale delle donne”.
Non ci servono gli auguri, vogliamo e reclamiamo i nostri diritti, vogliamo essere viste allo stesso modo degli uomini, perché non abbiamo niente in meno a loro.

A pensare che la riproduzione e quindi la conseguente evoluzione della specie umana, avviene grazie a noi, grazie alla donna.
Ad un colloquio di lavoro vogliamo che ci venga chiesto cosa sappiamo fare e e le nostre capacità, non se abbiamo figli o meno.
Vogliamo la parità salariale, perché uomini che svolgono lo stesso lavoro di una rispettiva donna, vengono pagati di più?
Vogliamo l’abolizione dell’iva sugli assorbenti.
Tesoro, pensi che abbia volutamente deciso di nascere con un apparato femminile e quindi di avere le mestruazioni ogni mese? Credimi, nemmeno io vorrei avere crampi ogni due secondi e dover rimanere a letto a causa dei forti dolori.
Vogliamo uscire totalmente tranquille la sera o quando è più buio, senza paura, senza avere spray al peperoncino, senza avere le chiavi di casa tra le nocche per eventuale difesa.
Vogliamo non essere sessualizzate e trattate come oggetti.

Perché ci sono uomini, anche di una certa età, con una famiglia, che si sentono di poter fischiare, bussare con il clacson, di poter fare degli sguardi ammiccanti, di fare insomma CATCALLING, a delle ragazzine, a delle signore, a delle bambine innocenti, come se fosse un loro dovere? Vabbè tanto, diranno che sono “semplici complimenti”: sei uno sconosciuto, fai degli apprezzamenti non richiesti, e potrei essere benissimo tua nipote. Non ti vergogni? Dove hai lasciato la dignità? Pensi che dopo essere stata catcallata, ti venga vicino e ti dica: “grazie sono onorata”? Vuoi comportarti in modo adeguato e non sessualizzarci? Grazie te ne saremmo grate.
Perché quando una ragazza viene violentata, si chiede sempre il modo in cui era vestita?
Anche donne anziane o bambini di pochi mesi vengono stuprati, pensate che il violentatore, persona con disturbi e traumi a livello neurologico e psicologico, li ritenga “sessualmente appaganti”? O che ad egli quindi importi il modo in cui eravate vestite?
Pensate che “vabbè era scoperta, vabbè indossava una minigonna, vabbè aveva una maglia scollata” sia un motivo valido per far sì che avvenga uno stupro? No, no, no ed ancora no
(Potrei continuare all’infinito ma ne parleremo meglio e più approfonditamente in un prossimo articolo.)
Non le mimose oggi, MA PARITÀ DI GENERE.
Nacar Emanuela

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