La ricorrenza: Pasolini ricordato con una targa a Bologna

Gioirebbe Pasolini vedendo la toccante targa che è stato posta nella sua casa bolognese e soddisfazione ha mostrato anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore.

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L’abitazione, posta al secondo piano in via Nosadella 48, fu utilizzata dal 1936 al 1942. Fu proprio la città emiliana che gli aprì le porte al mondo letterario e cinematografico.
La targa è stata voluta dalla La Casa dei Pensieri per il PPP, 100 anni di Pasolini a Bologna.

Questo gesto ci fa comprendere come Pasolini amasse l’Italia del suo tempo, nonostante le contraddizioni, le fasi buie, la paura di mostrarsi per quello che si è. Omaggiare Pasolini e la sua letteratura, che leggiamo in una poesia, in un romamzo o in un film, significa anche rispettare un uomo che ha dovuto reprimere la propria sessualità.

Testimone oculare e scritto di una Italia post bellica, divisa tra campagne e borgate, tra alta classe e analfabetismo, tra poteri forti ed occulti, rimane una voce fuori campo di un’Italia in un tempo in cui era difficile fare e scrivere di letteratura.

Se fosse vissuto oggi, lo avremmo visto schierarsi con foto, videoclip, romanzi, poesie sia contro la violenza sulle donne sia contro l’omofobia. E forse avrebbe fatto parte di quegli intellettuali ancora capaci di ascoltare il popolo. Proprio come fece quando era vivo….

Articolo di Giuseppe Papale

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Foto presa dal sito di Repubblica Bologna.

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