Integratori per bambini: servono davvero? Scopriamolo insieme – la Dott.ssa Feola consiglia

Il decalogo del Ministero della Salute sul corretto uso degli integratori alimentari raccomanda che l’impiego non deve intendersi in alternativa a uno stile di vita sano.
Le ragioni per ricorrere agli integratori possono essere: 👇

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Le ragioni per ricorrere agli integratori possono essere:
• periodi di particolare debolezza;
• sostegno per gestire impegni intensi (scolastici o sportivi);
• stimolo alla concentrazione e miglioramento del rendimento scolastico; • recupero dopo terapie farmacologiche (in particolare antibiotici); • prevenzione e cura di malanni frequenti (soprattutto nel periodo invernale); • inappetenza e alimentazione selettiva.
Immunostimolanti per rinforzare le difese immunitarie
Con l’inizio dei primi malanni stagionali c’è un aumento di richieste di immunostimolanti, ovvero prodotti di varia natura la cui efficacia è più o meno sostenuta da prove scientifiche, finalizzati a migliorare le difese immunitarie nei bambini. Ad esempio, è dimostrato che bassi livelli di ferro, zinco e vitamina A si associano a un aumento del rischio di infezioni, dal momento che tutti questi elementi sono coinvolti nel corretto funzionamento del sistema immunitario. Quindi, dare al bambino convalescente alcuni supplementi mirati, dopo un’influenza o un’infezione che ha reso necessario l’antibiotico, potrebbe ridurre il rischio di contrarre una seconda infezione. Questo perché, dopo la malattia, l’organismo ha consumato i depositi di tali sostanze, trovandosi perciò in uno stato in cui il loro fabbisogno è aumentato. Tra i prodotti più in voga al momento vi sono quelli a base di lattoferrina, elemento presente in natura nel latte materno.
Integratori per far aumentare l’appetito 👇

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Integratori per far aumentare l’appetito
Rappresentano la tipologia di integratori più richiesti durante tutti i periodi dell’anno. E’ bene valutare se il bambino è realmente inappetente o se (molto più frequentemente di quanto si possa pensare) non stia semplicemente assumendo le giuste quantità, quelle di cui ha davvero bisogno, e che però non vengono riconosciute tali dai genitori. Va considerato anche che ci sono delle situazioni in cui l’inappetenza è da considerarsi del tutto normale, in quanto legata a condizioni che tendono ad auto-risolversi e per le quali non è richiesto alcun intervento (es. stati influenzali, riniti con conseguente alterazione di olfatto e gusto, gastroenteriti, viaggi…).
Diverso è invece il caso di quei bambini in cui l’inappetenza è reale e di lunga durata o di quelli in cui l’alimentazione è estremamente selettiva. In questi casi c’è un alto rischio di andare incontro ad uno stato di malnutrizione Ecco allora che l’impiego di integratori mirati a supplementare le eventuali carenze può diventare estremamente importante. È bene però chiarire che si tratta di una supplementazione e non di una terapia della condizione patologica di base. Cioè l’integratore fa sì che il bambino non abbia carenze di vitamine ed altri nutrienti, ma non risolve la selettività alimentare o l’inappetenza di base. Tra i prodotti più richiesti per gli stati di inappetenza, ridotta alimentazione e scarso accrescimento c’è la pappa reale.
Integratori per la scarsa crescita
Nel caso in cui un bambino manifesti una condizione di scarso accrescimento non ci sono integratori che abbiano mostrato un effetto terapeutico né prodotti in grado di influenzare in alcun modo la secrezione e l’azione dell’ormone della crescita (responsabile di alcuni casi di arresto della crescita).
Integratori per perdere peso
Così come non esistono integratori realmente efficaci e indicati nel trattamento del bambino che cresce poco, allo stesso tempo non esistono prodotti che permettano di ottenere la perdita di peso in bambini sovrappeso o obesi (la cui terapia rimane sempre basata sulla modifica delle abitudini alimentari e dello stile di vita). Non dimentichiamo però che anche il bambino obeso può andare incontro a carenze nutrizionali: lo stile alimentare disfunzionale spesso lo espone allo stesso rischio di malnutrizione cui va incontro il bambino magro/normopeso ma selettivo. Talvolta, proprio il rapido aumento ponderale può portare all’esaurimento dei “depositi” o all’aumento di determinati fabbisogni.
Integratori e sport 👇

Integratori e sport
Il corretto apporto di micronutrienti è importante per garantire le funzioni vitali, ancor più quando si creano situazioni in cui l’organismo è esposto ad un carico di lavoro maggiore. Vitamine (D, C, A, E) e minerali (ferro, zinco, magnesio, calcio, selenio) sono coinvolti in numerose reazioni metaboliche e nei processi di adattamento biochimico muscolare indotti dall’esercizio fisico. Risultano indispensabili nei bambini e ragazzi che praticano attività fisica regolare, che altrimenti non riuscirebbero a sostenere tale impegno. Il loro fabbisogno non è aumentato rispetto a chi invece segue uno stile di vita sedentario e che in ogni caso non esiste uno sport in particolare che richieda una specifica integrazione vitaminica. Quindi l’utilizzo sistematico di polivitaminici non è necessario, anzi, un eccessivo apporto di vitamine potrebbe sovraccaricare di lavoro
l’organismo che si troverebbe così a dover metabolizzare ed eliminare tali eccessi. Gli unici supplementi necessari riguardano l’apporto di liquidi (acqua!) prima, durante e dopo l’attività fisica, e i carboidrati nella fase di recupero (per rimpiazzare le scorte di glicogeno consumate).
Le raccomandazioni per bambini e adolescenti sportivi possono essere così riassunte:
• seguire un’alimentazione sana, bilanciata e varia (in accordo con i dettami della dieta mediterranea);
• in caso di elevato impegno (agonismo) valutare la necessità di supplementare vitamina D e folati (previo consulto medico);
• garantire una corretta idratazione, prediligendo l’acqua e, solo in caso di attività estremamente impegnativa e/o in presenza di temperature elevate, integrare sali minerali (potassio e magnesio);
• evitare energy drink, integratori di proteine e/o aminoacidi.
Al pari dei farmaci, gli integratori non vanno considerati privi di effetti collaterali! Inoltre, le preparazioni destinate ai piccoli consumatori vengono arricchite con zuccheri (fruttosio), per renderle più gradevoli, portando così ad un eccessivo consumo in una dieta che di per sé spesso ne è già sufficientemente ricca. Da ricordare anche la particolare pericolosità del fruttosio, il cui effetto negativo sul fegato è stato dimostrato essere sovrapponibile a quello dell’alcol! Infine, se per alcuni micronutrienti non vi è alcun rischio di tossicità (si pensi alla vitamina B12), per altri vi è un reale rischio di accumulo con conseguenti effetti negativi (in special modo vitamine liposolubili come A e D).
dott.ssa Caterina Feola

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Fonti
-alimentazionebambini.e-coop.it. Integratori per bambini: servono davvero? Dott.ssa R. Mercurio. ’22.

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