Dieta chetogenica: risultati rilevanti dove altri metodi falliscono – I Consigli della dott.ssa Feola

Un regime alimentare da usare con le dovute precauzioni
La dieta chetogenica si basa sul fatto che il nostro organismo usa con grande efficacia le riserve lipidiche quando la disponibilità di carboidrati è ridotta.

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Il meccanismo fisiologico attivato in questa situazione riduce l’uso delle proteine a scopo energetico, proteggendo la massa magra e riducendo in modo notevole la sensazione di fame. Negli ultimi anni si è visto un rinnovato interesse nei confronti di questo regime alimentare che affonda le sue radici negli anni 60-70, non solo in riferimento alla perdita di peso e all’obesità ma anche all’epilessia, certe forme tumorali, e altre patologie come l’ Emicrania, il Diabete, la Sindrome Metabolica, l’ Alzheimer e il Parkinson.
La chetogenesi è un processo biochimico attraverso il quale si producono molecole chiamate corpi chetonici, che possono essere usati come fonte energetica alternativa al glucosio. I corpi chetonici sono molecole normalmente presenti nel sangue in bassa concentrazione ma aumentano in caso di digiuno prolungato, diete a basso contenuto di carboidrati, attività fisica intensa prolungata. La dieta chetogenica è caratterizzata da un alto contenuto di grassi, un basso contenuto di carboidrati, un uso moderato di proteine. Essa mira ad ottenere una chetogenesi controllata, ma poiché è una dieta sbilanciata è necessario sia impostata da un professionista.
I benefici
I “benefici” della dieta chetogenica comportano la perdita di peso in breve tempo, la riduzione della pressione arteriosa, migliori prestazioni cognitive, riduzione della crescita di cellule cancerose, riduzione del livello di insulina, riduzione dell’appetito, riduzione dell’infiammazione.
Le fasi della dieta
1. La prima, della durata massimo di tre settimane, consiste nell’esaurire le riserve di glicogeno, inducendo l’organismo a produrre corpi chetonici. Si mantiene lo stato di chetosi e l’organismo come fonte di energia sfrutta i corpi chetonici. In tal modo vengono utilizzati i grassi, con conseguente dimagrimento.
2. La seconda prevede il reinserimento dei carboidrati nell’alimentazione.
3. La terza consiste nel mantenimento e si ritorna a un ‘alimentazione bilanciata.

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Una dieta personalizzata è essenziale per ridurre gli effetti collaterali
Due sono quindi gli elementi alla base dei protocolli di dieta chetogenica usati per il dimagrimento: la riduzione dell’apporto di carboidrati inducendo chetosi e la riduzione dell’apporto calorico intorno alle 1200 Kcal al giorno per arrivare alle 800-900 Kcal nelle VLCKD (Very Low Calories Ketogenic Diet). Ammenoche’ non venga utilizzata per il trattamento di specifiche patologie, questo tipo di dieta non può essere protratta indefinitamente nel tempo; la maggior parte degli studi suggerisce che non dovrebbe essere osservata per più di 8/10 settimane, con graduale conseguente guida al reinserimento di alimenti contenenti carboidrati e a uno stile alimentare sostenibile a lungo termine come la “dieta mediterranea”.
Le controindicazioni
Tale regime alimentare è controindicato in condizioni patologiche particolari come: gravidanza e allattamento, insufficienza renale, insufficienza epatica, diabete di tipo 1, alcolismo, disturbi mentali, disturbi del comportamento alimentare, aritmie, porfirie, angina, infarto miocardico recente. Può provocare disagio generalizzato dato dallo squilibrio metabolico, alterazioni dell’umore, abbassamento del pH sanguigno, affaticamento epatico e renale, tendenza alla disidratazione sistemica, ipovitaminosi, affaticamento, possibile depauperamento del tessuto muscolare in presenza di attività motoria.
Gli alimenti consentiti
Grassi: condimenti come l’olio di oliva, il burro, l’olio di soia, l’olio di sesamo, alimenti derivanti ad esempio dai formaggi ricchi di grassi e proteine ma poveri di carboidrati come i fiocchi di latte o la mozzarella o la ricotta.
Proteine: uova, carne, cacciagione, pollo, hamburger, tacchino; pesce come crostacei, salmone, tonno, aringhe, gamberi, acciughe.
Verdure: a basso contenuto di carboidrati com per esempio zucchine, asparagi, funghi, broccoli. Acqua : almeno 2 litri al giorno, oppure, te o tisane non zuccherate.
Frutta secca
dr.ssa Caterina Feola
Fonti
Metadieta Blog- Dieta chetogenica 2021
M. Tommasini 2015-Vantaggi e svantaggi della dieta chetogenica.
M. Farina-Cure naturali. Alimenti e ricette dieta chetogenica.

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