Assegno Unico: novità 2023 e dati aggiornati – L’esperto fiscale risponde

Assegno Unico: novità 2023 e dati aggiornati
Gli aumenti previsti a gennaio 2023 per il balzo dell'inflazione 2022.
Le nuove domande solo per variazioni ISEE

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L’Assegno Unico universale per le famiglie ha raggiunto circa 9,2 milioni di figli nel primo semestre di applicazione marzo-agosto 2022 .
Lo comunica l’INPS, informando della pubblicazione dei dati sulla nuova prestazione di assistenza per i genitori che ha sostituito molte misure vigenti in precedenza.
Viene specificato che la spesa relativa ai nuclei non percettori di RdC risulta pari a 7,3 miliardi di euro, in riferimento a una platea di circa 5,4 milioni di richiedenti e 8,7 milioni di figli beneficiari di almeno una mensilità; l’importo medio mensile nazionale è di 145,00 € per figlio .
Il 47% dei figli raggiunti dalla misura si concentrano al Nord, e per essi si osservano importi medi più modesti avendo livelli di ISEE più elevato, mentre al Sud vi è una minore consistenza di beneficiari (34%) che ricevono pero importi mensili mediamente più alti, dati i livelli di ISEE mediamente più bassi in queste aree. In particolare:
il valore minimo dell’importo si registra nella Provincia autonoma di Bolzano, dove per ciascun figlio si ha un importo mensile pari a 132 €;
il valore massimo, pari a 166 € per ciascun figlio, si registra in Calabria.
Per le famiglie con figli disabili si segnala invece un importo medio di livello più elevato di quelli generali: in termini medi l’importo del mese di agosto erogato ai figli disabili risulta pari a 204,00 €, con importi che variano:
da 242,00 € per il livello minimo di ISEE
a poco meno di 100,00 € per chi ha rinunciato alla presentazione della dichiarazione ISEE.
Si ricorda che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, attualmente va:
da un minimo di 50,00 €, in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro,
ad un massimo di 175,00 € per le famiglie con ISEE fino a 15mila euro.
L’assegno viene corrisposto dall’INPS a domanda, tranne per i nuclei familiari che percepiscono il Reddito di Cittadinanza (RdC), per i quali l’erogazione avviene automaticamente sulla base dei dati già in possesso dell’INPS

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Il direttore generale dell’Inps ha dichiarato che dal prossimo anno non sarà necessario fare domanda per l’assegno unico a meno che non ci siano variazioni dei requisiti della famiglia ovvero :
maggior numero di figli,
raggiungimento dell’età che li esclude dall’accesso (22 anni)
modifica dell’ISEE cioè variazioni di reddito o del patrimonio del nucleo familiare
Infine è importante sottolineare che l’assegno unico , come le altre prestazioni INPS , è correlato all’andamento dell’inflazione .
Quindi visto il recente forte innalzamento dell’indice dei prezzi degli ultimi mesi, a gennaio 2023 l’importo mensile sarà rivalutato almeno del 9% ( ipotesi di tasso a annuale 2022 ad oggi) Il valore dell’assegno unico mensile dovrebbe passare quindi :
da 175,00 euro a 196 euro, per le famiglie con ISEE a 15mila euro
da 50,00 a 55,00 euro mensili, per chi ha un ISEE superiore a 40mila euro.
Va detto che comunque anche le soglie ISEE di accesso saranno rivalutate.

E.N

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