Abusi e violenza, la colpa di essere donna.

2023, anno di avvento verso il futurismo e il cambiamento mondiale eppure ancora oggi, in tv e sulle pagine dei giornali compaiono notizie di femminicidi e violenze (nella maggior parte dei casi) contro le donne.

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Donna: sostantivo derivante dal latino “domus” che significa casa, l’accoglimento, la protezione, colei che è padrona e signora. I tempi evolvono ma l’ignoranza, e permettetemi il termine, regna sovrana. Ancora oggi la donna è schernita, denigrato, sottovalutata e sottomessa. Recentemente è stato confermato l’assassinio della giovane Saman, ad ucciderla lo stesso padre. Saman era una giovane donna con il desiderio di essere libera, di poter scegliere ma per questo le è stata tolta la vita. A Milano, una ragazza bengalese é stata salvata dai carabinieri. Era stata segregata in una stanza senza cibo e picchiata dal padre perché fidanzata con un ragazzo italiano, lui stesso non avendo sue notizie da 4 giorni ne ha dato l’allarme. Quanto altro dobbiamo sentire? Perché questo ripudio verso la donna? Perché obbligarlo è sottometterla? Perché usare prepotenze? Credo sia tutta vigliaccheria, solo un vigliacco può abusare e bersagliare una donna. La donna è unione tra creazione, intelletto e intuito. La donna è si tentazione, ma al contempo energia primordiale, cultura ed eleganza.

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La donna non gode di forza fisica ma intellettuale, è soluzione, è rassicurazione, é colei che dà la vita. Dovremmo divulgare il rispetto verso il genere femminile perché è una parola sconosciuta a tanti uomini che si riempiono la bocca di belle parole ma con le azioni sono esseri riprovevoli e immondi. Combattiamo insieme contro la violenza verso la donna, che sia fisica, verbale o psicologica. Combattiamo con i nostri discorsi, mettendo a disagio le mentalità maschiliste e chi maltratta. Non è uomo chi non rispetta la donna ma è la collezione inutile di un ammasso di organi senza valore destinato al nulla eterno. Non aspettiamo l’8 marzo per innalzare la figura della donna, facciamolo adesso, oggi e sempre. Non servono mimose ma il coraggio di dire stop e intervenire per fermare ogni tipo di violenza.

Veronica Viteritti

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