SPAZIO LAVORO: a Caserta un’altra occasione mancata


Nonostante l’emergenza sanitaria in Campania vi è stata una importante iniziativa in merito di politiche attive del lavoro sul territorio.

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Infatti, nell’arco di 3 anni sono state sottoscritte delle convenzioni tra la Regione Campania con alcune Camere di Commercio e Confindustrie provinciali per l’attivazione degli spazi per il lavoro. Il primo venne insediato a Caserta nella sede dell’Asips, l’agenzia spaziale dell’Ente Camerale sita nella centrale Piazza S. Anna, a cui seguirono quelli di Benevento e di Salerno, oltre a quello dell’area napoletana del CIS. L’obiettivo di queste strutture è di creare una rete tra pubblico e privato per incrociare la domanda occupazionale con la richiesta delle imprese del territorio e promuovere politiche attive del lavoro mirate. Si tratta di un modello alquanto innovativo nel settore, fondato su sportelli regionali nati per fornire servizi avanzati di consulenza gratuita e di accompagnamento alle aziende. Essi sono fondati su una buona pratica di cooperazione virtuosa tra la Regione con l’ANPAL, il sistema camerale ed il mondo delle imprese. Infatti rappresentano una opportunità di incontro tra domanda ed offerta di lavoro, per cui le aziende dei territori coinvolti possono rivolgersi allo Spazio Lavoro per ottenere informazioni sugli incentivi nazionali e regionali e sulle modalità per accedere ai percorsi di apprendistato e ai tirocini. Grazie alla partnership tra i Centri per l’impiego della Regione Campania e le associazioni imprenditoriali sarà possibile anche rilevare in tempo reale i fabbisogni formativi e occupazionali e favorire un collocamento mirato.

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nulla. A livello migratorio, invece, tra africani, siriani ed ucraini, il tasso di povertà è molto alto, anche per tanti casi di irregolarità territoriale. Tutti dati che sono stati messi alla luce grazie al rapporto dei Centri d’Ascolto, che sono realtà molto importanti sul territorio, in cui è anche stato messo in evidenza che sono oltre il 60% i poveri che chiedono sostegno. Fatto sta che alla Caritas vanno non solo per cibo e medicinali ma anche per avere un consiglio, per chiedere un lavoro. Aumenta, infine, la povertà femminile, in quanto non hanno occupazione. I fenomeni che nascono da questa situazione di difficoltà sono purtroppo il lavoro nero, lo sfruttamento e la dispersione scolastica, che purtroppo sono molto evidenti. Anche i clochard, gli ultimi tra gli ultimi, sono aumentati e con il freddo molti di loro rischiano la morte. Sono stati aumentati i dormitori.

Articolo di Giuseppe Papale

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