proteggendo così la mucosa gastrica da danni causati da farmaci gastrolesivi (come i FANS), stress o infezioni da Helicobacter pylori.
Sebbene siano efficaci nel trattamento di condizioni specifiche, l’uso prolungato e non supervisionato di gastroprotettori può comportare diversi rischi:
– Carenze nutrizionali: la riduzione dell’acidità gastrica può compromettere l’assorbimento di nutrienti essenziali come la vitamina B12, il ferro, il calcio e il magnesio, aumentando il rischio di anemia e osteoporosi
– Infezioni gastrointestinali: un ambiente gastrico meno acido favorisce la proliferazione di batteri patogeni, aumentando la suscettibilità a infezioni come quella da Clostridium difficile
– Complicanze renali: alcuni studi hanno evidenziato un possibile legame tra l’uso prolungato di inibitori della pompa protonica e un aumentato rischio di insufficienza renale cronica
Effetti collaterali comuni: tra gli effetti indesiderati più frequenti si riscontrano mal di testa, nausea, diarrea, costipazione e dolori addominali.
Per minimizzare i rischi associati all’uso dei gastroprotettori:👇👇👇