La cappella si compone anche dei sepolcri di Filippo Minutolo (a sinistra) che conserva ancora perfettamente le decorazioni cosmatesche sulla lastra frontale e la policromia sul defunto del gisant, e quello di Orso Miutolo (a destra), composto da clipei sulla lastra frontale con il gisant sulla sommità. La cappella si compone anche di bellissimi affreschi quattrocenteschi nel registro superiore e trecenteschi nel registro inferiore dati alla mano dell’abilissimo pittore Montano D’Arezzo attestato a Napoli dal 1305 al 1310 come pittore e familiare della famiglia reale. Quando si parla di familiare si esclude il grado di parentela, il termine è usato per indicare i privilegi di cui gode un’artista presso la corte con permesso di poter partecipare alla vita di corte in tutte le sue forme e ricevere anche una pensione.
E’ perciò una notizia splendida poter osservare di nuovo dall’interno questo bellissimo gioiello artistico della Napoli Angioina ed osservare anche il resto del Duomo che regala ai cittadini uno stralcio della storia della città e delle diverse dinastie regnanti. Sulla facciata è inoltre ad oggi possibile osservare un istallazione di un’artista francese con 606 volti di cittadini napoletani.
A cura della dott.ssa Fiorella Verile
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