Napoli inaugura “La Bocca”, la nuova linea metropolitana di Monte Sant’Angelo

E’ stata inaugurata l’11 settembre 2025 la nuova linea 7 di Napoli, ad occuparsi del progetto un artista poliedrico: Anish Kapoor.

Clicca sull'immagine e visita la pagina Facebook del METODO TRAMONTANO preparazione concorsi

La tratta che collega il campus universitario di Monte Sant’Angelo al quartiere Rione Traiano, fa parte di un progetto nei primi anni 2000 posticipato poi fino all’anno corrente a causa di problemi burocratici.
La stazione Monte Sant’Angelo è stata ideata sia per garantire una corretta circolazione urbana ma anche per esprimere e connettersi al meglio con il territorio partenopeo. La struttura prevede due uscite principali: una all’interno del campus dell’Università Federico II, con un ingresso che emerge dal terreno, l’altra nel Rione Traiano, più levigata e geometrica. Kapoor ha dichiarato che la stazione è concepita come un “viaggio nelle viscere di Napoli”, evocando il mito della Sibilla Cumana e la discesa agli Inferi dell’Eneide, un chiaro riferimento al “gigante” di Napoli: il Vesuvio.

La stazione dell’arte si aggiunge alle tante altre che caratterizzano Napoli, da Toledo a Materdei fino alla stazione Museo, Università, dove artisti provenienti da tutto il mondo lasciano la propria impronta e fanno degli spazi urbani la propria tela. Non è la prima volta che Anish Kapoor lavora a Napoli, anzi, proprio nel Museo Madre, dedicato all’arte contemporanea si conserva un’opera famosissima intitolata “Dark Brother”. Nell’opera l’artista lavora con un tripudio di energie opposte tra vuoto e pieno, conoscenza ed ignoto, proprio come fa anche nella stazione metropolitana.
Il progetto è stato realizzato anche grazie alla Regione Campania ed il presidente Vincenzo De Luca che hanno stanziato 390 milioni di euro. In futuro la linea metropolitana verrà estesa e si spera per il 2029 di aggiungere la tratta Terracina. La stazione Monte Sant’Angelo rappresenta un’esperienza visiva e simbolica che invita a riflettere su cosa significhi effettivamente “scendere sotto terra”, su come il trasporto pubblico possa diventare arte quotidiana e su come Napoli possa usare la sua storia e il suo mito come base per un futuro innovativo.
A cura di Fiorellla Verile
Articolo soggetto a copyright
Foto web

Related Posts

Lascia un commento