Modifiche possibili per “Opzione donna” – L’esperto fiscale risponde

La modifica della riforma del regime di pensione anticipata detto "Opzione donna" sembra più vicina .

Clicca sull'immagine e visita la pagina Facebook del Metodo Tramontano preparazione concorsi

Il ministro del lavoro Marina Calderone e gli uffici del suo Ministero hanno messo a punto alcune bozze di modifica e proiezioni di spesa che sono ora al vaglio del Ministero dell’economia (che ha ovviamente l’ultima parola sulle risorse disponibili).
Opzione Donna com’era e com’è
Si ricorda che la recente legge di bilancio 197/2022, ha modificato pesantemente il sistema Opzione Donna in vigore in forma sperimentale dal 2004 (legge di bilancio 2005) che permetteva l’uscita dal lavoro a 58 anni di età per le dipendenti e a 59 per le lavoratrici autonome, con requisito contributivo di 35 anni, e sempre prorogato fino ad oggi senza modifiche sostanziali.
Il regime prevede che l’assegno pensionistico sia calcolato con sistema interamente contributivo (meno conveniente per la lavoratrice rispetto al retributivo).
Il 6 febbraio 2023 INPS ha pubblicato la circolare di istruzioni aggiornate con le novità in vigore dal 1 gennaio 2023 .
La legge di bilancio 2023 prevede che la proroga del regime sperimentale anche per il 2023 riguarda solo lavoratrici con seguenti requisiti ( al momento della domanda):
licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero, oppure
con disabilità pari o oltre il 74% o
che assistono, da almeno 6 mesi, persone disabili conviventi , con handicap in situazione di gravità ex legge 104 1992
I requisiti di età e di contributi versati raggiunti entro il 31 dicembre 2022 sono cosi modificati
età minima 60 anni sia per le dipendenti che per le autonome,
con anticipo di 1 anno per ogni figlio, entro un massimo di due, quindi
58 anni per chi ha avuto due o più figli e per le disoccupate (lett a)
La nuova versione è stata molto criticata da più parti perché in sostanza porta quasi a zero il numero di lavoratrici coinvolte
Opzione donna come potrebbe essere 👇

Clicca sull'immagina scoprirai tante novità vista/sole 2023

Opzione donna come potrebbe essere

Il ministro Calderone stesso ha annunciato subito un tavolo di confronto con le associazioni rappresentative delle lavoratici per mettere in campo dei correttivi meno penalizzanti , non solo all’interno della più generale riforma delle pensioni attesa per il 2024 e ora in discussione con in sindacati, ma forse anche subito.
Tra le ipotesi di riforma possibile di Opzione Donna si parla infatti
una proroga delle possibilità di uscita ad aprile o a luglio 2023 ancora con i requisiti precedenti (uscite con 35 anni di versamenti e 58 anni d’età per le dipendenti 59 per le “autonome”)
la possibilità di uscita a 59 anni per tutte le lavoratrici, a 58 anni per le categorie svantaggiate previste dall’ultima riforma caregiver, invalidi civili e “licenziate”.
eliminazione del requisito del numero di figli per l’abbassamento dell’età
Inoltre il Ministro ha dichiarato che riterrebbe utile parificare l’età di uscita di lavoratrici dipendenti e autonome.
La valutazione finale come detto spetta comunque al Ministro dell’economia Giorgetti, responsabile ultimo delle risorse disponibili e che decide quante possono essere dedicate alla pensione anticipata per le donne.

Dott. E.N. – Giurista ed Economista aziendale

Articolo soggetto a copyright

Foto web

Related Posts

Lascia un commento