Il primo giorno da papa di Robert Francis Prevost.

Oggi tutto il mondo ha ufficialmente un nuovo Papa, Papa Leone XIV.

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Dopo la fumata bianca di ieri pomeriggio alle 18:00 l’intero mondo appartenente alla religione cristiana gioiva, si emozionava, aspettava con curiosità il nuovo Papa. Con stupore, dopo il canto chiacchierato argomento su chi potesse essere tra i candidati ha sorpreso il cardinale Robert Francis Prevost che nel momento della sua apparizione ha già conquistato tutti con la sua commozione, con le sue parole con i suoi ringraziamenti a Papa Francesco e a tutti i cardinali e cosa che ha colpito tutti è stata la parola “pace” che è stata nominata per ben nove volte. Chi è il nuovo Papa Leone XIV? Il personaggio religioso è un moderato tra riformisti e conservatori molto vicino al nostro amato Papa Francesco che lo scelse nel 2023 come prefetto del Dicastero per i vescovi. La sua vita sacerdotale inizia nel 1982 e partecipa a diverse missioni in giro per il mondo. Statunitense nato a Chicago il 14 settembre del 1955, figlio di un italo-francese e madre spagnola.

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Il suo cognome “Prevost” significa amministratore, vicario, parroco. Durante il suo percorso missionario si è avvicinato molto alla comunità peruviana, cosa che lo accomuna in parte al suo predecessore. Papa Leone XIV parla diverse lingue tra cui, lo spagnolo come ha dimostrato ieri durante il suo primo discorso. Appariva emozionato, quasi impreparato, umile, del resto è un’agostiniano. È un’appassionata del tennis e della lettura, nominato cardinale dallo stesso Bergoglio nel 2023. È il 267° papà della chiesa cattolica. Scegliendo il nome Leone XIV, potrebbe voler richiamare l’autorità morale e la capacità di dialogo dei suoi predecessori, indicando una volontà di affrontare le sfide contemporanee con determinazione e apertura. Il nuovo Papa è un punto di riferimento per il mondo cristiano, infonde sicurezza, tranquillità e speranza, proprio quello che in questo periodo mondiale di guerre e crisi serve per la salvezza non solo dello spirito ma delle tante persone che si trovano, nei luoghi dove a rimbombare sono solo armi, pianti disperati e bambini trucidati. Si spera nella famosa parola, ripetuta più volte dal nostro Pontefice, PACE.

Veronica Viteritti

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