Il suo cognome “Prevost” significa amministratore, vicario, parroco. Durante il suo percorso missionario si è avvicinato molto alla comunità peruviana, cosa che lo accomuna in parte al suo predecessore. Papa Leone XIV parla diverse lingue tra cui, lo spagnolo come ha dimostrato ieri durante il suo primo discorso. Appariva emozionato, quasi impreparato, umile, del resto è un’agostiniano. È un’appassionata del tennis e della lettura, nominato cardinale dallo stesso Bergoglio nel 2023. È il 267° papà della chiesa cattolica. Scegliendo il nome Leone XIV, potrebbe voler richiamare l’autorità morale e la capacità di dialogo dei suoi predecessori, indicando una volontà di affrontare le sfide contemporanee con determinazione e apertura. Il nuovo Papa è un punto di riferimento per il mondo cristiano, infonde sicurezza, tranquillità e speranza, proprio quello che in questo periodo mondiale di guerre e crisi serve per la salvezza non solo dello spirito ma delle tante persone che si trovano, nei luoghi dove a rimbombare sono solo armi, pianti disperati e bambini trucidati. Si spera nella famosa parola, ripetuta più volte dal nostro Pontefice, PACE.
Veronica Viteritti
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