Antonia Pozzi: Mia vita cara – recensione di Antonella Flauto
Antonia Pozzi è una delle principali voci della poesia italiana del Novecento. Poetessa tanto amata da Eugenio Montale ci ha lasciato versi di autentica bellezza e raffinatezza.
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Nata a Milano nel 1912, sui banchi del liceo Manzoni si innamorerà perdutamente del suo professore di greco e latino, Antonio Maria Cervi, ma il padre ostacolerà in tutti i modi quell’amore fin quando il professore non abbandonerà la città e Antonia. Le liriche dedicate a lui sono dense di passione e di abbandono, di nostalgia e di silenzio, facendoci conoscere fino in fondo l’animo sensibile della bella poetessa. Antonia amava profondamente la vita ma preferirà morire anziché essere ostacolata nella piena realizzazione di sé. Si darà la morte a soli 26 anni e le sue opere sono state pubblicate e scoperte dal grande pubblico solo dopo la sua scomparsa.
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